Associazione Prometeo

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Progetto Romania: cosa abbiamo fatto fino ad oggi

26 Apr 2021 Adozioni a distanza

Progetto Romania: cosa abbiamo fatto fino ad oggi

‹‹1998 – 2010 COSA ABBIAMO FATTO FINO AD OGGI››

1998 – 2003 – Miloud, i ragazzi di Parada, formazione, bimbi sieropositivi a Timisoara:

Fin dall’inizio del nostro operato, quando ancora ci chiamavamo “Associazione Uniti per Unire”, abbiamo sposato, ogni anno, dei micro-progetti in Romania, unendo anche in questo caso, la parte informativa (su tutto, il libro best seller di Massimiliano Frassi “I bambini delle fogne di Bucarest” e le varie conferenze sul tema) con quella operativa.

All’inizio del nostro percorso, abbiamo supportato lo straordinario clown Miloud ed il gruppo Parada, ospitandoli spesso nella nostra realtà (per contattare Parada e seguire da vicino le sue attività: www.parada.it ), quando venivano in Italia.
L’ultimo anno di collaborazione con Parada è stata “funestato” da uno spiacevole episodio: l’ambulanza per i bimbi di strada di Bucarest è stata pagata alla fine per più della metà da Coopi grazie ad uno sponsor svizzero, dopo che il “benefattore” italiano, che si era dato disponibile a farlo per intero si è defilato, al momento di saldare il conto!!!

Sul fronte della formazione abbiamo lavorato con operatori romeni (forze dell’ordine, educatori, operatori sociali, insegnanti, psicologi) sia sul tema dell’educativa di strada che sul tema della pedofilia e del turismo sessuale, organizzando dei seminari specialistici a Bucarest, a Brasov ed a Timisoara (organizzati in collaborazione con la Regione Piemonte).

All’ospedale di Timisoara che ospita bambini malati di AIDS abbiamo fatto formazione agli operatori (ospitandoli anche in Italia, grazie al supporto della sezione di Prometeo Cuneo) ed abbiamo acquistato materiale sanitario e di prima necessità (letti, siringhe sterili, etc.).

 

2003-2004 – Casa famiglia – sensibilizzazione sul tema – arrivo al Budimex:

Nel biennio 2003-2004 abbiamo sostenuto una suora italiana, Suor Michela, che gestisce una casa famiglia ed un orfanotrofio ad Onesti ed a Slanic (Nord-Est della Romania, in Moldova), facendo per lei adozioni a distanza ma anche creandole una rete di supporto in varie zone d’Italia e raccogliendo materiale di prima necessità (= cibo, giocattoli, vestiti nuovi, medicinali, etc.), che periodicamente gli operatori di Prometeo le hanno, personalmente, consegnato.

Grazie al prezioso aiuto della sezione di Prometeo Cuneo ed in particolar modo di Adonella Fiorito e della Consulta della famiglia di Savigliano, è stato consegnato, nel mese di luglio 2004, un nuovissimo minibus, alle suore (ed i bambini) di Onesti, con i fondi racconti pro-Prometeo.

Siamo infine entrati in contatto con l’Associazione Nuova Speranza di Locarno che segue da anni in Svizzera, instancabilmente e con grande impegno, molte famiglie bisognose della Romania. Insieme a loro abbiamo acquistato dei farmaci per l’ospedale Budimex di Bucarest, ed una cappa aspirante, per evitare l’assunzione di “fumi” nocivi da parte sia del personale che dei piccoli pazienti.

Tornando alla parte informativa, ricordiamo nello stesso periodo di tempo, oltre al libro già citato, ed al suo seguito intitolato “L’inferno degli angeli”, i numerosi convegni ed articoli sul tema dei bimbi romeni e le apparizioni di Frassi alle trasmissioni di “Maurizio Costanzo” che hanno fatto addirittura riunire d’urgenza il Governo romeno, oltre alle mostre fotografiche da noi realizzate (una su tutte, di grandissimo successo, al teatro Sociale di Città Alta a Bergamo).

 

2005 – Nasce un nuovo progetto:

Ritenendo che la casa famiglia di Suor Michela potesse beneficiare grazie al nostro intervento, di una rete di supporto che garantisse tutti gli aiuti necessari, abbiamo pensato di rivolgere le nostre attenzioni ad una realtà molto più bisognosa e “scoperta”. In collaborazione con la Asociatia Copil Si Familie Asps-Cf (ex Fundatia Noua Speranta) di Bucarest, che ci garantisce una presenza operativa sul territorio, abbiamo dato il via ad un progetto di sostegno a distanza dei piccoli pazienti del reparto di oncologia pediatrica dell’Ospedale Budimex di Bucarest. Nell’apposito spazio del nostro sito (denominato appunto Adozioni a distanza) trovate il modulo per l’adozione a distanza e la sintesi del progetto medesimo.

 

2006 – adozioni a distanza: un primo bilancio:

Sono proprio le “adozioni a distanza” il punto forza del progetto Romania dell’Associazione Prometeo per il 2006. Infatti abbiamo visto che malgrado la cifra richiesta sia modesta, molti sono i risultati concreti che si possono realizzare a favore di questi bambini. Sfortunati tra gli sfortunati.

 

Dicembre 2006:

Abbiamo tenuto “una festa a sorpresa” per i piccoli ospiti del Budimex, portando loro i doni raccolti tra le famiglie adottive nella giornata di San Nicolaus. E’ stato bellissimo, al risveglio, far trovare ai bambini un enorme sacco pieno di doni consegnati dai nostri operatori nella veste appunto di “aiutanti” di San Nicolaus.
Visto l’esito della stessa abbiamo deciso di farla diventare un appuntamento fisso. È stato rieditato in una nuova veste il primo libro di Frassi sui bimbi di Bucarest. I proventi della nuova edizione sono legati interamente al progetto Budimex.

 

2007:

Il progetto di intervento sul Budimex è cresciuto e diventato per noi prioritario. Molti i riscontri positivi da noi verificati sul territorio ma molte le cose ancora da fare. Oltre a continuare con le adozioni a distanza, sono stati ospitati nel settembre 2007 grazie alla sezione di Prometeo Latina, una ventina di bimbi (accompagnati in alcuni casi dalle loro mamme) per una “vacanza italiana” all’insegna del benessere e del recupero psicofisico.

 

2008 – 2009:

Come già scritto nella nota precedente il progetto Budimex è diventato il principale ed unico progetto di intervento sulla Romania. Tanti i bimbi che ci hanno affidato. Alcuni purtroppo ci hanno lasciato lungo il percorso che stavamo facendo e ci piace pensare oggi di averli al nostro fianco per aiutare i loro compagni di viaggio….ma molti altri stanno decisamente meglio ed alcuni addirittura hanno lasciato il progetto, in quanto “guariti”.

Negli ultimi due anni abbiamo fatto tantissime adozioni, organizzato una media di tre viaggi all’anno portando tantissime cose (scorte di cibo, farmaci di pronto intervento, e poi abiti nuovi e giocattoli a non finire!).

Un appuntamento fisso inoltre è la festa a che organizziamo al Budimex in occasione di San Nicolaus (l’equivalente del nostro Babbo Natale) ogni 6 dicembre.

Sono inoltre state acquistate fino ad oggi quattro macchine per la chemioterapia, macchine, che è il caso di dirlo, ringraziando chi ci ha aiutato nell’acquisto, hanno significato per questi bimbi una sola parola: VITA.

Presso il Budimex abbiamo creato la “stanza per le mamme”, che di fatto “vivono lì” per assistere i bambini, acquistando grazie al gruppo di Prometeo Vicenza, tutta una serie di elettrodomestici (frigorifero, macchine per i toast, microonde, scalda latte, etc.) a loro necessari.

 

2010:

Molte delle relazioni a noi arrivate hanno alla voce “stato del bambino” la parola GUARITO.

Grazie a voi molti bambini sono definitivamente usciti dal progetto in quanto definitivamente guariti ed altri sono sotto osservazione prima di poter essere definiti guariti anch’essi.

Nel frattempo, ci vengono assegnati tanti nuovi bimbi, tra cui molti di pochi mesi.

Prima dell’estate abbiamo ospitato in Italia il primario del Budimex e la nostra coordinatrice del progetto in Romania, per presentare alle famiglie adottive i risultati ottenuti.

Anche quest’anno si è tenuta con grande successo la festa di San Nicolaus.

2011 – 2014:

In questi tre anni abbiamo stabilizzato e perfezionato il progetto, ospitando ad esempio in Italia per un percorso formativo alcuni operatori sanitari dell’ospedale.

Abbiamo poi raggiunto il traguardo che ci eravamo imposti delle 10 macchine per la chemioterapia richieste dal Primario del reparto.

Abbiamo costantemente garantito farmaci e cibo ai bambini ma anche creato (e migliorato) un nuovo spazio per le mamme che li seguono in ospedale (dove poter cucinare i propri cibi e potersi rilassare) e contribuito al rimodernamento del reparto.

Sono stati acquistati letti e materassi nuovi.

Garantire farmaci e cibo ha significato vedere diminuire fortemente il tasso di mortalità dei bambini, alcuni dei quali sono stati atti curare anche all’estero e questa è senza dubbio la nota più degna di merito.

Appuntamento fisso in questi anni è stata la festa di San Nicolaus, l’equivalente del Babbo Natale italiano. Ogni 6 dicembre ai bimbi ricoverati (ed a quelli seguiti domiciliarmente) viene fatto arrivare un maxi pacco ricco di dono che vengono raccolti nei mesi precedenti e acquistati in loco pochi giorni prima. In ospedale inoltre viene fatta una grande festa. Molte anche le famiglie seguite domiciliarmente.

 2015 – 2018 Gli anni della rinascita totale.

Sono stati gli anni migliori, Qualche pecca nel progetto, poiché non sempre siamo riusciti a dare puntualmente foto e relazioni aggiornate (non per “colpa” nostra) sono però questi gli anni in cui il progetto ha dato i risultati migliori.
Centinaia i bambini e le famiglie seguite. E soprattutto un tasso di mortalità che, se nel primo anno era del 100% oggi è poco meno del 10%.
E questo grazie al lavoro svolto!
Oltre ai bimbi seguiti in ospedale anche in questi anni, molti i casi seguiti singolarmente nei propri domicili.
La rinascita migliore la si vede in quei bimbi che, nelle foto di “soli” pochi anni prima erano denutriti, senza capelli, pallidi. Oggi sono dei giovanotti e delle ragazze in forma, alcuni addirittura vanno all’università. Insomma, sono letteralmente rinati.
In questi anni il progetto ha continuato quindi con il mantenimento degli obbiettivi aggiunti. E sono state confermate sempre le feste di Natale oltre che i viaggi a “sorpresa” con relativi doni per tutti. Inoltre, sono state comprate specifiche forniture mediche per l’ospedale.

2019 – 2020 (primo bimestre).
Gli anni orribili.
Prima la legge sulla privacy che ha portato ad una sorta di chiusura da parte dell’ospedale sulla possibilità di fornirci in tempo reale informazioni sui bimbi. Poi i tagli dell’ospedale medesimo che hanno portato a ridurre le possibilità di ricovero. Nel frattempo, sono diminuite anche le adozioni. Insomma, dopo un periodo di grandi rinascite, un forte stop. Che non ci ha impedito però di seguire i bimbi e soprattutto le famiglie più bisognose. Abbiamo mantenuto le visite (seppure con grandi difficoltà) e pure la festa di Natale (idem). Non è stato possibile però portare più i farmaci in ospedale, sempre per la riorganizzazione dello stesso e una nuova legge che lo impediva. I farmaci generici raccolti sono stati donati ad associazioni, medici e singoli cittadini.

2020 – 2021 (primo semestre)
Gli anni orribili. Parte 2.
Progetto in stand by. Esplode l’emergenza Covid e il reparto viene chiuso con i bimbi rimandati a casa o in altre piccole (e inadatte) strutture zonali. Inutile spiegare cosa sia stato il Covid in un ospedale rumeno…
Per fortuna con la spedizione del Natale 2019 c’erano moltissime mascherine monouso e gel disinfettante che è servito come prima emergenza.
Al momento continuiamo ad aiutare alcune singole famiglie coi rispettivi bambini, in attesa che il reparto si riattivi e ci permettano di tornare…

Stiamo valutando anche di aiutare un centro gestito da alcune religiose in una zona molto povera, ma fino al termine dell’emergenza pandemica non possiamo far partire nulla di nuovo.
Continuate a seguirci e troverete tutte le info aggiornate.

‹‹Grazie a tutti voi per quello che ci permettete di fare e per quello che ancora faremo insieme››

 

Nota a margine:

PAGINA IN COSTANTE AGGIORNAMENTO!